L’America’s Cup saluta Napoli

Strambate, virate, spinnaker, gate, bolina, mach race: le World Series di America’s cup che si sono disputate a Napoli dal 16 al 21 aprile hanno regalato ai napoletani una gran bella kermesse di sport e di eventi sul lungomare di via Caracciolo.

Alle World Series hanno partecipato 9 imbarcazioni provenienti da 7 paesi diversi e solo 6 di queste si sfideranno nel golfo di S. Francisco a luglio per la conquista della brocca d’argento. I napoletani hanno assistito a due fasi di competizioni, cioè i match race: il confronto  tra due barche singole in un’unica regata e quella della regata di flotta che assegnava punti per classifica finale.

Delle 9 barche in gara le due finaliste sono state Luna Rossa Swordfish timonata da Francesco Bruni e Oracle Team U.S.A: il siciliano ha commesso un banale errore alla quinta boa, virando in ritardo e permettendo a Tom Slingsby e al suo equipaggio di passare al comando, aggiudicandosi la finale.

Ma nella regata di flotta è arrivato il riscatto di Swordfish, che ha superato proprio Oracle all’ultimo lato di poppa e vincendo a sorpresa la regata finale e la tappa napoletana.

Gli italiani e gli americani hanno chiuso entrambi a 80 punti, terzo nella graduatoria finale New Zealand, al quarto posto l’altra barca italiana, Luna Rossa Piranha. Quinta piazza per gli inglesi di J.P. Morgan Bar, sesti i francesi di Energy Team e poi a seguire Artemis White, HS Racing, China Team. Il circurs della coppa America dopo Napoli sbarca in California nel golfo di San Francisco per le tappe della Lewis Vitton cup e poi per la conquista dell’America’s cup contro Oracle.

Dar. De Mat.