La Palla Storta

Giovedì 5 aprile presso una gremita Sala Giunta del Comune di Napoli è stato presentato il progetto triennale “La Palla Storta”, promosso e finanziato da Fondazione Laureus Italia e Asd Amatori Napoli Rugby, con il patrocinio del Comune di Napoli. Mimmo Guida e Anna Saggese, gli inviati di Radio F2, non potevano mancare a questa importante iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori dei quartieri Bagnoli, Cavalleggeri d’Aosta, Pianura e Rione Traiano e soprattutto ai detenuti dell’Istituto Penitenziario Minorile di Nitida, un modo per espiare la pena attraverso il recupero. L’obiettivo è quello di sviluppare la cultura del rugby a Napoli, per contrastare i gravi fenomeni di degrado sociale e culturale, attraverso i valori tipici di questo gioco: il fairplay, il rispetto delle regole e lo spirito di sacrificio e solidarietà. Alla presentazione del progetto sono intervenuti il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino (che ha detto: “Fare sport significa mettere in atto valori e attraverso di esso è possibile apprendere divertendosi), l’assessore allo Sport Alfredo Ponticelli, il Direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, Gianluca Guida, oltre a Licia Negri, Direttore Generale di Fondazione Laureus Italia. Inoltre era presente la squadra Amatori Napoli Rugby, una società che si è data l’obiettivo di ricostruire il rugby partenopeo e che ha preso a cuore la vicenda dei ragazzi del carcere di Nisida (non a caso uno dei giovani detenuti di origine marocchina è stato tesserato per la squadra). Dario Calapai, giocatore della squadra, ha dichiarato: “I ragazzi del carcere ci guardavano mentre ci allenavamo e ci hanno chiesto le regole di questo sport e soprattutto hanno recepito lo spirito di questa disciplina”. Ma gli ospiti d’onore della giornata sono stati due grandi campioni del rugby: Hugo Porta, star della Nazionale Argentina negli anni ’70 e ’80 e Sean Fitzpatrick, campione del mondo con la Nuova Zelanda nel 1987. In mezzo a due campioni del passato non poteva mancare una celebrità del presente Mauro Bergamasco, esponente di spicco della Nazionale Italiana di rugby che ben si è disimpegnata nell’ultimo Sei nazioni (come ha ricordato Ponticelli, Bergamasco ha anche realizzato una meta nella partita vinta dall’Italia in Scozia). A fine conferenza, l’atleta azzurro è stato molto gentile e si è lasciato fotografare e ha salutato anche la radio dell’Università Federico II.

Grande Mauro e soprattutto appoggiamo tutti i promotori di questa bella iniziativa.

 

D.G. & A. S.