“Viva la libertà”. Servillo all’opposizione

In concomitanza con le elezioni politiche è uscito in tutte le sale italiane “Viva la libertà” di Roberto Andò.

Il film tratto dal romanzo “Il trono vuoto” del regista, vincitore del premio Campiello, racconta la storia di un esponente politico dell’opposizione, Enrico Oliveri (Toni Servillo)  che, in piena campagna elettorale, stanco di una critica spietata nei suoi confronti e reduce da alcuni comizi fallimentari, decide di mollare tutto e di partire alla volta di Parigi, con un biglietto di sola andata.

Il suo spin doctor (Valerio Mastrandrea) spiazzato dalla scelta del suo assistito, decide, sotto consiglio della moglie, di rivolgersi ad un gemello dell’onorevole Oliveri.

Giovanni Ernani, questo il suo nome di fantasia, interpretato dal poliedrico Servillo, è un tipo sui generis, tra l’altro appena dimesso da un ospedale psichiatrico.

La sua verve oratoria, in apparenza sconnessa, ma che in realtà rispetta un certo rigore metodico, restituiscono vigore politico al partito d’opposizione, e in breve tempo Ernani stesso diviene un personaggio rilevante.

A pochi giorni di distanza dalle elezioni, Viva la libertà dunque fotografa in maniera impeccabile la situazione precaria in cui si trascina da anni la politica italiana: una maggioranza che ha contribuito a far perdere credibilità all’intero sistema, e un’opposizione che nella maggior parte dei casi è rimasta inerme a tale degrado politico.

Dom. Trez.