L’Italia a Cannes con Daniele Lucchetti

“La nostra vita” di Daniele Lucchetti, è l’unico film italiano che concorrerà per la Palma d’oro alla 63° edizione del Festival di Cannes che si terrà dal 12 al 23 maggio.
È la storia di un operaio di trent’anni, Claudio, che perde sua moglie e rimane da solo ad accudire i suoi due bambini. Questo evento traumatico cambia totalmente la sua vita perfetta. Per rimuovere il dolore inizia a sfidare il destino, a prendere decisioni sbagliate e cercare di dare ai suoi figli qualcosa che può ovviare all’assenza della loro mamma: i soldi. Il denaro in questo caso diventerà “il risarcimento del dolore”. Claudio si caccia in un affare grosso e quando capisce che non può uscirne da solo, si vede costretto a rivolgersi alle uniche persone di cui si fida: i suoi fratelli, che lo aiuteranno a superare questa difficile situazione.
Per Daniele Luchetti è la quarta volta a Cannes e la seconda in concorso. Il regista aveva già partecipato nel 1991 con il “Portaborse”ed aveva presentato fuori gara sia il suo film d’esordio “Domani accadrà” nel 1998 e “Mio fratello è figlio unico” nel 2007.
In questo nuovo filmLucchetti torna ancora una volta a parlare di famiglia. “Questa volta – afferma- rispetto ai miei film precedenti, mi sono preoccupato meno di alleggerire toni ed emozioni pur di far emergere la verità”.
Il film che uscirà dal 21 maggio con 01Distribution è prodotto da Cattleya e Rai Cinema, e vede nel cast attori di spicco come Elio Germano, Isabella Ragonese, Raul Bova e Luca Zingaretti.
La competizione sarà aperta da "Robin Hood" di Ridley Scott e tra i 16 film che concorreranno ricordiamo:
"Tournee", di Mathieu Amalric, "Biutiful", di Alejandro Gonzalez Inarritu, "Biutiful", di Alejandro Gonzalez Inarritu.
Si presenterà poi fuori gara Sabina Guzzanti con il suo documentario sull’Aquila dopo il terremoto.
Nella giuria, presieduta dal regista americano Tim Burton, ci saranno due italiani: l’attrice Giovanna Mezzogiorno e il direttore del Museo nazionale del cinema di Torino, Alberto Barbera. A far parte della giuria è stato invitato anche il regista iraniano Jafar Panahi, ancora detenuto nel suo Paese.
 
V.D.C.