Gomorra

La versione teatrale di Gomorra , tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, nata da un’idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi è andata in scena dal 29 ottobre al 18 novembre al ridotto del teatro Mercadante di Napoli.

In un ambiente tetro, scuro, di ferro e cemento, su due piani, cinque personaggi tessono trame ordite, rincorrendosi tra parole e gesti inconvulsi accompagnati dalle inquietanti musiche di Francesco Forni e dalle devastanti immagini di Ciro Pellegrino.

Nel luogo della finzione per eccellenza “il teatro” è andata in scena la verità, un’inondazione sismica fatta di gesti, silenzi, smorfie, luci e sudore.

Nel luogo della finzione per eccellenza “il teatro” è andata in scena la verità, un’inondazione sismica fatta di gesti, silenzi, smorfie, luci e sudore.

Ivan Castiglione che nella piéce interpreta Roberto Saviano, fa da collante alle cinque storie, che si alternano in ritmi incalzanti, pressanti che soccombono lo spettatore come una raffica di kalashnikov, arma prediletta da Mariano (Antonio Ianniello).

La scena si apre con una denuncia – l’invettiva di Casale- pronunciata da Castiglione -Saviano, con parole forti, taglienti come la sua stessa scrittura.

Una storia di sangue e carne, di vinti e vincitori, di istinto e cervello.

Dal basso c’imbattiamo nell’istinto scimmiesco di Pikachu (Francesco di Leva) spacciatore spietato che sogna di far carriera da camorrista a colloquio con Kit kat (uno straordinario Adraino Pantaleo) sentinella dei clan, che per smania di successo cade, come i pilastri di cemento che tengono in piedi lo stesso ambiente. Pilastri di argilla dai quali si levano le anime della Napoli martorizzata, sognatrice e pseudoreligiosa.

Dall’alto Stakeholder (Giuseppe Miale di Mauro) che impettito nei suoi abiti sartoriali, cuciti dalle sapienti mani di Pasquale, (Ernesto Mahieux), il sarto di Hollywood; smaltisce i rifiuti, nonostante il fazzoletto bianco, che maniacalmente utilizza per pulire tutto intorno a lui. Una verità rivelata, urlata perché come ci ricorda Castiglione/Saviano “Nonostante tutto, la verità esiste!”.

(A. P.)