Danza d’autore al Delle Palme: torna a Napoli il grande balletto tra classico e contemporaneo

Dopo lo straordinario successo riscosso lo scorso anno, si inaugura la seconda edizione della rassegna “Danza d’autore”.
L’evento, presentato lunedì 14 gennaio al Delle Palme, è stato introdotto da Mario Crasto De Stefano, direttore artistico del Circuito Campano della Danza.  “La danza – ha commentato – Si esprime attraverso il linguaggio del corpo, un modo di comunicare e trasmettere più vero e soprattutto più vicino all’emozione, lontano dall’oramai inflazionato linguaggio della parola”.

Promuovere su tutto il territorio campano il balletto, attrattiva per un pubblico sempre più numeroso e giovane, è l’obiettivo della rassegna che vede il Teatro Delle Palme, dietro progetto della famiglia Mirra, animatore dell’iniziativa.  

Si inizia martedì 22 gennaio con “Omaggio a Fred Astaire e Ginger Rogers”. A presentare lo spettacolo inaugurale è il popolarissimo e virtuoso Raffaele Paganini in persona.
“Faccio le cose che mi piacciono perché, se parto positivo, penso che il pubblico lo senta – ha commentato il danzatore – Mentre parlavo con dei ragazzi molto giovani di tip tap mi sono reso conto che lo conoscevano poco. E allora mi sono imposto di portare in scena Ginger”.
“Lo spettacolo – continua – Si divide in due tempi: il primo, più leggero, ha al centro il tema dell’amore, come Shakespeare ci ha ben insegnato in Giulietta e Romeo. Il secondo s’incentra, invece, su Fred e Ginger: sullo sfondo saranno proiettati dei filmati dell’epoca e mi cimenterò in un duetto con Fred Astaire”.

Del personaggio di Ginger, Paganini apprezza in primis la classe. “Sembra che con il tip tap voli, che non tocchi terra”. Ma quanto c’è di Ginger in lui? “Purtroppo niente – risponde – Appartengo a un’altra epoca e non ho la sua classe, una cosa a cui non arriverò mai. Sono molto più tecnico e prepotente. Questo è solo un piccolo omaggio a un grande”.

Con umiltà conclude la presentazione della sua prossima performance e poi continua a parlare di danza. “È la Cenerentola dello spettacolo anche se, facendo un sondaggio, credo faccia più numeri delle pop stars – riflette Paganini – Ma intorno alla danza non c’è business e questo spiega anche il difficile rapporto con la televisione. Ci sono oggi dei programmi sulla danza, ma sono solo dei format per fare audience, non è danza. E, del resto, la vera danza in tv non ci dovrebbe andare: per vederla davvero bisogna andare a teatro, vederla dal vivo. In tv bisognerebbe solo promuoverla”.

A margine della conferenza, Giuseppe Parente, ballerino napoletano, ha presentato lo spettacolo “1030”. Anno di fondazione della prima contea normanna, il balletto ruota intorno al tema della fusione di due diverse culture: quella vichinga, piuttosto asettica, e quella partenopea, profondamente viscerale.
In conclusione, è stato presentato il progetto “Leggere per…ballare” promosso dalla Federazione Nazionale Associazione Scuole di Danza. Mettere in rete la singola scuola di danza con le istituzioni culturali e sociali del proprio territorio e, insieme, fare cultura è l’obiettivo del progetto che parte dalla lettura di un testo a scuola prima di andare a teatro, dove i ragazzi possono poi riconoscere ciò che hanno studiato inscenato dagli allievi delle scuole di danza.

(B. I.)