Il corpo umano di Paolo Giordano

Torna con un nuovo romanzo, dopo un silenzio di 5 anni, il fisico torinese Paolo Giordano che, nel 2008, conquistò pubblico e critica con La solitudine dei numeri primi, vincendo l’ambito Premio Strega. Il corpo umano, edito dalla Mondadori, è un romanzo ambientato tra i soldati impegnati in Afghanistan. Frutto di un viaggio che l’autore ha compiuto con i militari italiani impegnati in Afghanistan, nel dicembre 2010, con l’idea iniziale di fare un reportage. Ma la visita alla base italiana “Ice” ed di un avamposto particolarmente isolato, nel sud del Paese,gli ha fatto tornare la voglia di mettere la penna sul foglio e scrivere un nuovo romanzo. Incontrare dei coetanei, alla soglia dei trent’anni, impegnati in quella che in qualche modo è la guerra della loro generazione, ha spinto l’autore ad immaginarsi al loro posto. E’ un romanzo corale che racconta le storie di vari personaggi, accomunate dalla noia, dal caldo, dalla scomodità e la precarietà della vita al fronte. Ma è il racconto anche di altri conflitti, non meno tragici, quelli familiari, sentimentali ed esistenziali. Il romanzo è percorso da un filo conduttore sottile e splendido, ossia il binomio tra corpo umano e persona. Un concetto non immediato, la cui intensità aumenta con il consolidarsi della narrazione: ossia l’evolversi delle situazioni rappresentate fa comprendere come le necessità del corpo non sempre coincidano con quelle della mente. In queste pagine diventano palpabili i dolori, i timori, le solitudini, le ansie di una generazione che dovrebbe spiccare il volo verso la stabilità e la sicurezza, verso la convinzione nelle scelte effettuate, verso un segmento di vita che la trasformi dall’essere figlio all’essere padre. Ne Il corpo umano c’è tanta voglia di scavare nel quotidiano di una società divorata da malesseri e instabilità, in cerca di affetto, protezione e realizzazione.

E. d. L.