Il nuovo tempio della cultura: la biblioteca Brau riaperta dopo il restauro

È stata inaugurata a Napoli lo scorso gennaio la Brau: Biblioteca di Ricerca di area umanistica della Federico II, anche sede della Biblioteca digitale. Diretta da Gigliola Golia, è situata in piazza Bellini nell’imponente Complesso di Sant’Antoniello a Port’Alba, che risale al nucleo originale del Monastero di S.Antonio di Padova del 1550 e ai due palazzi Sanseverino e Conca.
Il patrimonio librario di oltre 200mila volumi, tra cui prestigiose e rarissime opere, è ora a disposizione di docenti, ricercatori e studenti delle Facoltà afferenti al Polo delle Scienze Umane e sociali, nonché di tutti gli studiosi che possono consultare i testi dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 18, e il venerdì dalle 9 alle 14.
Nelle luminose e confortevoli sale, tra spazi riservati alla lettura, i percorsi archeologici sono stati racchiusi in apposite vetrine. Si tratta di un mondo in perfetto equilibrio tra antico e moderno, che si radica nell’innovazione proprio grazie all’area digitale che è uno dei punti più tecnologicamente avanzati della struttura in quanto consente di avere a disposizione riviste di tutto il mondo.
Il restauro degli edifici, concessi in comodato d’uso dal Comune di Napoli alla Federico II, era stato avviato nel 1995 dall’ex rettore Fulvio Tessitore.
Solo con l’attuale rettore, Guido Trombetti, e con il sostegno del presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, Massimo Marrelli l’opera è stata portata a termine con una spesa totale di circa 7 milioni di euro. Il progetto e l’esecuzione dei lavori sono stati curati nel rispetto delle normative di comfort e sicurezza. E per una approfondita ricerca.

(A. G.)