La modernità di Platone secondo Massimo Bonfantini

Presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, lunedì 15 ottobre, alle ore 17, sarà presentato il volume di Massimo Bonfantini, Platone, edito da ESI.

Massimo Bonfantini è tra i maggiori studiosi italiani di semiotica, filosofia e teoria dei linguaggi. Passando dal maoismo alla filosofia della rivoluzione culturale cinese, l’autore approda allo studio di Pierce, dell’immaginario e del simbolico. Non è quindi propriamente possibile distinguere un Bonfantini militante da uno scientifico, come spesso accade agli autori appartenenti alla generazione del ’68: la passione per le istanze associative ed organizzative, i club, i gruppi, i circoli, lo scontro politico e ideologico, infatti, sempre animano lo spirito di questo grande studioso, e la stessa innovativa interpretazione di Platone che fornisce in questo volume.

Dedicato ai dialoghi platonici e pubblicato nel 2010, questo testo resta sempre attuale innanzitutto perché lettura moderna e coinvolgente del pensiero e dello stile del grande pensatore greco. A ciò si aggiungono l’interessante analisi sugli enunciati e la distinzione narrativa che intercorre tra testi dialogati e testi romanzati: là dove i primi sono incontro di parole quasi del tutto privi di commenti da parte dell’autore, il romanzo, invece, è interamente incentrato sul pensiero dello scrittore che amalgama e condisce i fatti a partire dalla propria personale prospettiva.

Dunque, quello di Bonfantini è uno studio specifico sia sullo stile narrativo, sia sul contenuto militante ed estremamente attuale del dialogo platonico.

La filosofia intesa anche come discussione dialogica, così come fu fondata dal grande maestro greco, è qui ripresa attraverso 27 capitoli, tanti quanti i dialoghi platonici, messi in fila l’uno dopo l’altro, e discussi con riferimenti canonici e classici, ma anche bizzarri e originali, volti a stimolare la curiosità e l’approfondimento di un autore così attuale.

L’immagine di Platone che Bonfantini ricostruisce è documentata e articolata: il filosofo si presenta come grande letterato, inventore del dialogo e della logica dialettica, ma anche, e forse soprattutto, ispiratore del comunitarismo e fondatore del giustizialismo, il promotore dell’impegno etico-politico, ovvero di una politica che, equivalente alla giustizia, possa porsi al comando della società.