Poker della Spagna, azzurri travolti

Nulla da fare. Le speranze della Nazionale italiana di conquistare il secondo titolo europeo dopo ben 44 anni, cadono a pezzi sotto i colpi implacabili delle Furie Rosse.

A Kiev partita senza storia. La differenza tecnica e soprattutto fisica tra le due nazionali si è fatta sentire. Il match è iniziato subito in salita per i ragazzi di Prandelli con la rete di Silva che ha capitalizzato al meglio una discesa di Fabregas.

L’Italia ha avuto una timida reazione, ma la Spagna ha sempre controllato bene il gioco e al 41′ ha segnato il secondo goal di rimessa: Fabregas, ancora lui, serve un pallone d’oro a Jordi Alba che, tutto solo di fronte a Buffon, non fallisce.

Nel secondo tempo la musica non è cambiata, anzi, per gli azzurri è davvero notte fonda: Thiago Motta appena entrato, è stato costretto ad uscire per infortunio ma Prandelli, che ha già effettuato i tre cambi canonici, non ha potuto sostituirlo. Italia in dieci uomini e partita ormai compromessa.

Gli spagnoli giocano dunque sul velluto e l’Italia non ha potuto fare altro che limitare i danni. La forza d’urto delle Furie Rosse è stata però incontenibile per gli azzurri, che hanno subito ,negli ultimi dieci minuti di partita, il terzo goal ad opera di Fernando Torres e il quarto di Juan Mata.

È stato un torneo europeo di cui l’Italia può ritenersi ampiamente soddisfatta. Tuttavia resta un po’ di amaro in bocca per come si è gestito l’ultimo appuntamento. Prandelli, i cui meriti non si discutono, non è esente da colpe, per via di qualche cambio troppo affrettato, e per aver puntato su giocatori che forse non erano nelle migliori condizioni per affrontare la finale.

La strada intrapresa dal tecnico di Orzinuovi è comunque quella giusta, e ci auguriamo, ricca di soddisfazioni in vista dei mondiali 2014 in Brasile.

Secondo trionfo europeo consecutivo, invece, per gli spagnoli, terzo titolo di seguito se si considera anche il mondiale sudafricano del 2010. Una generazione di assoluti fenomeni, la cui scia vincente sembra non esaurirsi mai.

L’appuntamento ora è in Francia, per i prossimi Europei del 2016.

D.T.