Il mondo della luce di Cesare Accetta

Napoli e il racconto della sua contemporaneità. Il teatro di ricerca fra gli anni Settanta e gli anni Novanta negli scatti di Cesare Accetta. Dal 27 aprile al 27 giugno 2012 al PAN la mostra “Dietro gli Occhi di Cesare Accetta”, a cura di Maria Savarese. Un percorso fotografico per ricostruire la felice stagione artistica teatrale di ricerca di quegli anni: dal Teatro Alfred Jarry di Mario e Maria Luisa Santella a Spazio Libero di Vittorio Lucariello; dal Play Studio di Arturo Morfino, dal TIN di Michele del Grosso. E ancora: il Teatro Galleria Toledo di Laura Angiulli; il Teatro Nuovo; il Teatro Studio di Caserta di Toni Servillo; Falso Movimento di Mario Martone; Enzo Moscato; Annibale Ruccello; Teatri Uniti; la Compagnia ‘86 di Marianna Troise; molti altri.

Il progetto espositivo, promosso dal Comune di Napoli, per l’Assessorato alla Cultura e co-finanziato dall’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, s’inserisce nel contesto degli eventi promozionali di risonanza nazionale e internazionale di entrambe le Istituzioni. Il tema è ispirato al racconto della regione Campania attraverso una moderna attività di promozione e valorizzazione del suo patrimonio culturale.

In mostra immagini tratte dall’archivio fotografico di Cesare Accetta, artista della fotografia, che documentano vent’anni di teatro di ricerca napoletano e non.

Dal 1976, anno della storica rassegna “Incontro Situazione 76” al Teatro San Ferdinando, un vero e proprio censimento dei principali gruppi teatrali “di sperimentazione”, fino al 1996.


La carriera di Cesare Accetta decolla a partire dalla metà degli anni Settanta, quando lavora come fotografo di scena nell’ambito del teatro di sperimentazione, collaborando con il Teatro Instabile di Napoli e in seguito con altri gruppi dell’avanguardia, soprattutto napoletana, come il Falso Movimento di Mario Martone e il Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller. Dalla seconda metà degli anni Ottanta si dedica anche al cinema, collaborando nel 1992 nuovamente con Martone in “Morte di un matematico napoletano” e nel 1995 “L’amore molesto”. Nei primi anni Novanta esordisce come light designer teatrale, mentre solo nel 1995 esordisce come direttore della fotografia con il film “I racconti di Vittoria”, diretto da Antonietta de Lillo, regista con la quale collabora poi regolarmente per le opere successive. Pur dedicandosi in maniera crescente al cinema, lavorando con altri autori napoletani, non abbandona l’attività di light designer teatrale e in più occasioni cura la fotografia delle riprese televisive degli spettacoli.

Per maggiori informazioni PAN Palazzo delle Arti Napoli: pan@comune.napoli.it.

Orario di apertura: lun – sab 9:30/19:30. Domenica dalle 9:30 alle 14:30. Chiuso il martedì. Ingresso gratuito

M. T