Riapre la Basilica di San Giovanni Maggiore

A partire dal 1970, anno in cui crollò il soffitto, l’ingresso della Basilica di San Giovanni Maggiore, nel cuore del centro storico napoletano, è sempre stato sbarrato. Una chiesa che fu fondata nel 324 d.C. per volere dell’Imperatore Costantino.

La leggenda racconta che il complesso fu un ex-voto dell’imperatore al Santo dopo lo scampato naufragio della figlia Costanza vicino alle coste siciliane.

Del resto l’edificio ha conservato tracce architettoniche e strutturali proprio di epoca costantiniana, a cominciare dal prezioso abside di origine paleocristiana e dalle colonne che lo sorreggono con capitelli corinzi adornati di figure umane e animali intrecciate: una decorazione che si può ritrovare solo nella Basilica di Settimio Severo a Leptis Magna, in Libia.

Il restauro è iniziato nel 1995 ma già dal 1978 si erano susseguiti mirati interventi, intervallati purtroppo da periodi di abbandono, incuria e saccheggi. Il 23 gennaio di quest’anno ha avuto luogo un concerto di Moni Ovadia all’interno del sacro complesso. Un modo per riaprire a tutti i napoletani, almeno simbolicamente, le porte della chiesa.